Questo articolo fa parte della rubrica “Libertà di parola”, uno spazio aperto a contributi esterni alla Redazione di “TerzaPagina”. Oggi ospitiamo un intervento della professoressa Vincenza Pisacane.

di VINCENZA PISACANE – Per comprendere il valore del dono bisogna capire la differenza tra “dare” e “donare”, mettere l’accento sulla relazione fra le persone e non sull’oggetto. Nel donare ci dovrebbe essere qualcosa che unisce chi dona e chi riceve. Il dono è un gesto di libertà ed è proprio questo l’aspetto che dobbiamo trasmettere agli altri perché se ne possa comprendere il significato e portarlo nella vita di tutti i giorni.

Con i ragazzi delle quinte del liceo scientifico abbiamo deciso di far del dono un messaggio di attenzione all’altro e non il gesto scontato a cui siamo abituati.

E così il momento di attesa del Natale è diventato un momento di scambio di affetti tra persone che non si conoscono ma che hanno bisogno di sentire che c’è qualcuno che pensa a loro.

Per 24 giorni i ragazzi hanno donato beni di prima necessità che sono stati raccolti nelle rispettive classi, consegnati a don Stefanito Lazzari della parrocchia S. Antonio Maria Zaccaria, e destinati a famiglie che avevano bisogno di non sentirsi sole e di essere sostenute in un momento speciale come quello del Natale.

Ed è proprio a Natale che tutti, o quasi, abbiamo trovato regali sotto l’albero, molti avranno ricevuto quello che volevano, alcuni un’altra cosa che forse avranno gradito lo stesso, ma purtroppo non sono molti quelli che hanno trovato ciò che veramente conta in un regalo.