Un dipinto, 92 milioni di dollari e tre riflessioni

di ANNA CECCHINI* – Pochi giorni fa, le agenzie di stampa hanno battuto una notizia dell’ultima ora che ha portato l’arte in primo piano: “Botticelli da record, battuto all’asta da Sotheby’s, a New York, per 92,2 milioni di dollari”…non c’è che dire, una cifra da capogiro soprattutto di questi tempi!

L’oggetto, su una base d’asta di 80 milioni di dollari, è un bellissimo dipinto del XV° secolo di Sandro Botticelli, esteta del Rinascimento Italiano alla Corte Medicea. Si tratta del ritratto di “Giovane uomo che tiene in mano un tondello”, poco conosciuto da molti, ma significativo per l’eleganza della postura, la raffinatezza del volto e delle mani, tipica dello stile botticelliano. Il volto del giovane sembra rispecchiare il tratto fisiognomico di un Medici ma non vi è certezza critica; tuttavia il tratto deciso ma raffinato del volto, la dolcezza sicura dello sguardo, la grande raffinatezza e cesellatura del miniato tondello, nonché l’armonia cromatica, rispecchiano il grande talento dell’autore al tempo del Rinascimento.

Sandro Botticelli, “Ritratto di giovane con tondo di santo” (1480 ca.)

Un dipinto che farebbe gola ai più grandi musei del mondo per il linguaggio originale dell’autore, al tempo, distinto dal tratto leggero, elegante e fluido della linea, modulata e ritmica. La tela in passato è stato accolta, per brevi periodi espositivi, da musei quali il Metropolitan di New York, la National Gallery di Londra e la National Gallery di Washington ma, anche dopo l’asta, è rimasto proprietà di privati.

Da qui, da quest’ultima annotazione, dopo il primo momento di euforia nasce la riflessione non solo mia, ma credo anche delle persone semplici che amano condividere la bellezza…Da un lato io ho esultato perché, amando l’arte, ho pensato che nel mercato artistico ci sono persone, economicamente facoltose, che investono nei quadri e nell’Arte. Poi però è subentrato il rammarico per la speculazione che invade sia il cedente sia il compratore.

Nella seconda riflessione mi sono soffermata sul grande divario sociale ed economico che esiste tra gli uomini. In ogni parte del mondo, soprattutto al tempo della pandemia, ci sono persone che soffrono la fame, la perdita del lavoro, che vivono una vita di stenti, malattie e fatiche…al contrario, altri vivono per far fruttare meglio il loro patrimonio, senza curarsi dell’altrui sventura.

La terza riflessione, non meno significativa, è il pensiero che la proprietà privata difficilmente concede il prestito, fosse anche solo temporaneo: devono esserci alla base interessi economici di grande portata. Ma è una ferita aperta pensare che un capolavoro artistico non possa essere patrimonio di tutti, come invece dovrebbe, ed essere ammirato in un Museo.

*Docente di Disegno e Storia dell’arte del Liceo “M.G. Vida”

APPROFONDIRE, CAPIRE E FARSI UN’IDEA

“BOTTICELLI DA RECORD ALL’ASTA A NEW YORK” (RAINEWS)

I BOTTICELLI DI SOTHEBY’S

PORTRAIT OF A YOUNG MAN HOLDING A ROUNDEL (SOTHEBY’S WEBSITE)

Be the first to comment on "Un dipinto, 92 milioni di dollari e tre riflessioni"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*


Subscribe By Email

This form is protected by reCAPTCHA and the Google Privacy Policy and Terms of Service apply.

Vai alla barra degli strumenti