Pietra focaia

Nessun Prometeo, niente aiuti dagli dei dell’Olimpo. Tra le mani solo una pietra focaia.

Uno strumento semplice e primitivo, che richiede sforzo e perseveranza per fare qualcosa di grande e difficile: accendere una scintilla e alzare il fuoco della curiosità. Un sentimento che è innato quando siamo bambini, quando la realtà attorno a noi è un universo colorato da esplorare, e che sembra inaridirsi con il passare degli anni, con la routine, le fatiche della vita, la tecnologia, la fretta,…Un istinto di conoscere e scoprire che speriamo sia solo dormiente, in attesa di essere risvegliato nel variegato gruppo di ragazzi che hanno scelto di intraprendere il cammino giornalistico che porta alla nascita di questo blog.

Un’interfaccia agile, essenziale come lo è la pietra focaia, attraverso la quale i 16 studenti della redazione aprono il loro sguardo sul mondo e aprono al mondo uno sguardo sul nostro liceo. Per raccontare eventi, capire fatti, per conoscere persone e condividere esperienze. Interessarsi a ciò che accade, desiderare di capire, alzare gli occhi dagli smartphone e puntarli verso l’altro da sé.

Sulle nostre pagine parleremo, con cadenza “periodicasuale”, di ciò che accade nei corridoi di via Milano, di attualità, di persone, di viaggi, sport e spettacoli. Parlermo di noi e di voi.

Lo abbiamo chiamato “Terza Pagina”, come erano conosciute le colonne della cultura sui quotidiani nell’epoca in cui la carta stampata era simbolo di autorevolezza e scrittura raffinata. Non pretendiamo di essere così autorevoli, proveremo ad essere raffinati, cercheremo di essere “culturali”, ma certamente saremo attenti e curiosi. (pat.pav.)

2 Comments on "Pietra focaia"

  1. Daniele Ambrogio Cesare Tolomini | 14/12/2019 at 4:38 pm | Rispondi

    Great idea, veramente bella.
    Darei la possibilità a tutti i nostri liceali, se hanno idee e VOGLIA, di presentare articoli. Oppure di chiedere una intervista ad un giornalista della redazione.
    However, absolutely, great idea

  2. Grazie di cuore! Che il fuoco divampi e che da questa scintilla possa scaturire un grande incendio contagioso. Complimenti a tutti ragazzi/e e grazie ancora a Prof. Pavesi e Prof.ssa Piva!

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