Let’s Grease!

di IRENE SALI – Tra le aule del liceo Vida, anche tra i professori, sono in pochi quelli nati negli anni 70. Tra questi di certo non gli studenti. Eppure Grease è un musical conosciuto da tutti e in tutto il mondo. E’ frutto dell’idea di Jim Jacobs e Warren Casey, realizzato per permettere agli spettatori di volare con l’immaginazione facendo un salto nel passato ai tempi d’oro del rock’n’roll.

Nel 1971 debutta per la prima volta al Kingston Mines Chicago Club, dove viene visto e amato dai produttori Ken Waissman e Maxime Fox che decidono di portarlo a Broadway, dove lo rivisiteranno per quanto riguarda la regia e le coreografie. L’ anno dopo la magia di Grease arriva direttamente alle porte del leggendario teatro di Broadway, dove rimane fino al 1980, dopo aver ricevuto sette nomination ai Tony Awards nell’Off Broadway all’Aden Theatre.

Più avanti viene scritta una versione londinese che vedrà il non ancora famoso Richard Gere come protagonista e interprete di Danny Zuko. Con il tempo Grease conquista una fama mondiale che attraversa i palcoscenici di numerosi paesi, tra cui l’Italia. Quando si pensava che il successo di questo musical non potesse essere più acclamato dal pubblico, viene prodotto il film con John Travolta e Olivia Newton-John: è il 1978 e la canzone “Hopelessly devoted to you” riceve una nomination agli Oscar come miglior canzone originale.

Grease è un musical in grado di stregare chiunque poichè nella storia sono presenti personaggi di qualsiasi età. Ognuno a modo suo dà un contributo particolare nel corso della vicenda e questo grazie al fatto che tutti, partendo dai protagonisti e arrivando alle comparse, hanno un ruolo con uno scheletro ben costruito, senza nulla lasciato al caso. La vicenda è ambientata in una scuola, parla di ragazzi che devono affrontare problemi comuni come possono essere l’accettazione da parte degli altri, i problemi di cuore o anche, molto banalmente, la promozione scolastica. I giovani personaggi sono molto diversi tra loro, con capacità e caratteri differenti, ma con una sfrenata passione in comune: la musica. È lei la protagonista e il collante per gli studenti che, con il suo aiuto, riescono ad affrontare e superare insieme tutte le difficoltà.

Il 25 ottobre i ragazzi del liceo Vida sono andati a vedere questo spettacolare musical a Piacenza e sono rimasti molto colpiti e attratti dall’armonia creata sul palcoscenico dai giovani attori. L’interpretazione della compagnia di Palketto Stage è stata molto fedele alla storia originale e ha appassionato il pubblico con grande energia. “Era tutto molto coinvolgente, mi hanno trasmesso tanta grinta ed anche io avrei voluto andare a ballare, cantare e divertirmi con loro”, ha detto una ragazza di 5^ classico rimasta ipnotizzata da questa opera ineguagliabile. Lo spettacolo è piaciuto a tutti ed è formidabile come, ancora adesso, riesca a fare mira nel cuore delle persone.

I protagonisti Skie Brewer (Sandy) e Jonathon Hands (Danny Zuko), sono stati definiti “animali da palcoscenico” dagli studenti, grazie alle grandi capacità che hanno dimostrano di avere stando sul palco. “Erano una coppia vincente, riuscivano a impersonificarsi alla perfezione nel personaggio e sono dei talenti naturali” sottolineano i ragazzi che erano parte del pubblico. La compagnia di Palketto Stage ormai da decenni lavora per trasmettere la magia del musical al mondo: sono 35 anni che, insieme ad artisti professionisti madrelingua, porta sul palco i musical in edizione originale con dei copioni riscritti in modo da agevolare la comprensione scenica. I vari spettacoli hanno differenti livelli di difficoltà linguistica e artisti qualificati, stando in regia, si occupano di mantenere acceso e stimolare l’interesse e il coinvolgimento del pubblico.

Un progetto davvero interessante che utilizza l’arte del teatro al servizio della didattica e della formazione dei giovani.

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